Una lettera contro lo snob

Caro lettore di blog medio,

stamattina mi sono svegliata e mi hai fatto trovare la bacheca di Facebook piena di articoli del genere .

Se devo scrivere una cosa eclatante nel tuo stile posso solo dire che “il difetto degli italiani” è che si sentono sempre superiori ai propri connazionali perché, diciamocelo pure, a te e ai tuoi amici non importa davvero cosa fa “il popolo” a te piace solo criticare e sparlare di cosa fanno o non fanno gli altri, non parli del presente e non hai mai proposte per il futuro.

Bè, inutile dirti che mi sembri uno snob con la puzza sotto il naso radunato con i suoi simili alla fiera della banalità… e non mi riferisco solo a questi articoli che oggi  scrivi e/o condivi con tanto sdegno radical chic, ma  a tutti gli anni in cui ho dovuto leggere e ascoltare le tue lamentele piene di arroganza, lo schema è sempre identico e cambia solo la bandiera del momento. Tanti, troppi bla bla dove ci sei tu contro i fantasmi della tua mente che fanno andare male il tuo paese.

Solo su una cosa mi sei stato utile, oggi, mi hai fatta riflettere e sono arrivata alla conclusione che forse il padre di tutti i difetti è figlio della democrazia così ci ritroviamo in un mondo dove ovviamente “tu sei sempre nel giusto” e se le cose vanno male è sempre colpa di qualche “ignorante, scemo, deficiente, cerebroleso” che non la pensa come te e che non fa quello che fai tu anche se tu non fai proprio niente e ti limiti a condividere articoli sull’ignoranza altrui.

Comunque mentre guardavo allibita la mia bacheca di Facebook mi sono tornate in mente le parole di Platone quando dichiarava che la democrazia è il governo degli incompetenti, dove bisogna ascoltare il parere di qualsiasi stolto e dove ciascuno pensa a sé stesso.

Non so ancora se avesse ragione, ma su una cosa sono certa: i fratelli d’Italia sono tutti figli unici.

Pubblicato da Effie

Definitely, Maybe

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